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Categoria: CULTURA
Ruth Malone ha un’unica grande colpa: è troppo bella, troppo sexy, troppo provocante per andar bene al resto della comunità.
Sono gli anni Sessanta, la sfera professionale è di competenza quasi esclusiva degli uomini. Le donne devono essere mogli e madri, dalle forme prosperose ma dolci e materne, preferibilmente nascoste dagli sguardi altrui. Brave in cucina, brave con i figli, brave a compiacere i desideri dei mariti.
Ruth è diversa, con i suoi capelli rosso fiammante, i suoi occhi grandi e languidi, la sua bocca tirabaci e una passionalità prorompente.
Divorziata, in un mondo in cui solo questo bastava a etichettarti come poco di buono, si ritrova al centro della gogna quando i suoi figli scompaiono nel nulla e quando il suo intero universo crolla a picco.
E lei, che lottava per la loro custodia, che lavorava di notte pur di non far mancare nulla in tavola, cade nella tela di congetture che la additano come colpevole, anche quando non ci sono prove sufficienti a dimostrarlo, anche quando urla la sua innocenza.
Solo un giovane giornalista si batterà per la sua causa, ma forse, succube del suo fascino, lo farà per le motivazioni sbagliate.
Tutta la verità su Ruth Malone è stato considerato dalla critica come l’erede dello straordinario La verità sul caso Harry Quebert, anche se personalmente ritengo che il paragone con quel genio di Dicker sia un po’ azzardato.
Pur essendo una lettura piuttosto entusiasmante e avvincente, Emma Flint si perde in una spirale ridondante, dove tutto è fin troppo esasperato. Bello, scorrevole, ma di certo non il thriller dell’anno.
TUTTA LA VERITÀ SU RUTH MALONE
Emma Flint
Piemme
€ 18.50, pp. 333
(Nelle foto il cast di Mad Men, con Christina Hendricks nel ruolo di Joan Holloway)
